Viaggiare è un esperienza unica, qualsiasi sia il motivo che ci porta a visitare un nuovo luogo. Ma perché fa bene viaggiare?
Viaggiare ti rende più intelligente e creativo
Vedere, toccare o sentire qualcosa di nuovo, sperimentare interazioni più complesse come quelle che ci mettono in relazione con nuove culture o persone, sveglia e rivitalizza la mente, che diviene più vivace e creativa.
Comportarsi come la gente del posto per un periodo di tempo prolungato è qualcosa che apre la mente, ti costringe a pensare in modo diverso e alleni la capacità di avere idee diverse. E’un concetto che gli scienziati chiamano “flessibilità cognitiva”. E più flessibilmente cognitivo sei, più creativo sarai.
Inoltre migliora la tua capacità di problem solving poiché viaggiare apre la tua mente a vedere in modi diversi il mondo e ti aiuta a capire che una cosa può avere molteplici significati.
Viaggiare diminuisce le paure.
Ti è mai capitato di essere in vacanza e di salire su una torre o una montagna, anche se hai una paura senza senso delle altezze? La mentalità cambia se viaggi molto spesso e la paura di fare le cose sarà sempre meno presente.
Più paesi visiti nel corso del tempo, più esperienze fai, meno paure ti costringeranno alla staticità. Viaggiare ti rende così molto più coraggioso, la novità di un nuovo posto e cercare comunque di fare ciò che mai prima hai fatto, sono la ricetta giusta per diventare una persona temeraria anche nella quotidianità.
Viaggiare aiuta a reinventare se stessi.
Il viaggio permette di focalizzarsi su di se, aiutando a ritrovare il senso della propria vita, a intraprendere un nuovo inizio o a focalizzare uno scopo.
Viaggiare significa prendersi una vacanza dal lavoro, ti permette di mettere in pausa, contemplare la tua vita e di modificare la direzione che stai percorrendo verso la strada più giusta.
Viaggiare ti rende più paziente.
Quante volte ti arrabbi o ti spazientisci perché fai tardi a causa del traffico? O perché non riesci a trovare un Wi-Fi o una prese di corrente a cui a cui agganciare il tuo cellulare? In generale l’attesa mette alla prova la nostra pazienza. Saper gestire le reazioni alla nostra fretta o ai ritardi altrui è un buon allenamento sulla resistenza mentale a lungo termine.
Trattare con i ritardi, i contrattempi, e le culture diverse durante i viaggi ti può rendere una persona molto più paziente e globalmente più comprensiva.
Le motivazioni che spingono a viaggiare sono tante e soprattutto soggettive. L’unica cosa certa è che per qualsiasi motivo si decida di partire, al ritorno non saremo più gli stessi: il nostro bagaglio culturale sarà più pesante e la nostra mente sarà più leggera!
Vuoi vivere felice? Viaggia con due borse, una per dare, l’altra per ricevere. Wolfgang Goethe
Dott.ssa Gabriella De Simone
Psicologa-Psicoterapeuta
APS Newid