“Non esistono problemi che non si possano risolvere insieme,
e ne esistono pochissimi che possiamo risolvere da soli.”
-Lyndon Baines Johnson-
A quanti sarà capitato di vivere periodi particolarmente difficili o affrontare situazioni problematiche in cui l’aiuto di un amico è stato fondamentale? Moltissimi studi e ricerche in campo psicologico hanno dimostrato l’importanza della rete sociale come supporto indispensabile per il benessere individuale. Persone con molti amici, persone fidate e con le quali si condivide un legame basato su affetto, rispetto e complicità, hanno più probabilità di superare le avversità rispetto a chi non è circondato da buoni amici.
L’amico rappresenta, spesso, quella parte che ci manca, completandoci nei bisogni e rendendoci più coraggiosi e forti. Con lui si condividono emozioni, paure, angosce che vengono accolte e rassicurate.
Rivolgersi ad un amico permette di ricevere un nuovo modo di leggere la situazione, attraverso il suo punto di vista, i vari aspetti dell’evento vengono considerati in differenti angolazioni. Allo stesso tempo, l’amico rappresenta anche un contenitore che, in silenzio, accoglie le parole e le emozioni dell’altro, placando le ansie e limando le preoccupazioni.
Riconoscere di avere un porto sicuro in cui rifugiarsi consente di affrontare le sfide e correre il rischio di fallire, certo della presenza costante dell’amico. Le relazioni sociali fonti di benessere, di cui parliamo, sono tutte quelle relazioni di amicizia in cui il legame è autentico, i soggetti riescono a mettersi in gioco senza maschere e la fiducia reciproca è alla base del rapporto.
A differenza delle relazioni familiari, con gli amici ci si sente più liberi da vincoli e rappresentazioni legate ai ruoli e funzioni dei membri della famiglia. L’amico si colloca in una giusta posizione tra vicinanza ed estraneità, favorendo comunicazioni più dirette ed autentiche.
Le relazioni sociali, i legami di amicizia, vanno però curati come ogni legame, necessitano di costanza e attenzione, riconoscimento e accoglienza dei limiti e delle risorse dell’altro.
Un buon amico è anche chi riconosce di non poterti aiutare in ogni circostanza quando, ad esempio, la situazione è tale da necessitare di una rete di sostegno più ampia, come può essere aggiungere l’aiuto della famiglia o di un esperto.
Parafrasando un antico detto, un amico al giorno non toglie il medico di torno, ma può essere al contrario, in alcuni casi, proprio la guida che ti permette di riconoscere di avere bisogno di un altro tipo di aiuto.
Diversi sono coloro che iniziano, ad esempio, una psicoterapia su consiglio di un amico che, posto in una posizione di maggiore distanza, riesce a inquadrare il problema in un’ottica più completa, rispetto a chi la vive dall’interno. In molte occasioni l’amico è proprio l’accompagnatore al primo colloquio e la persona più aggiornata dei progressi. Il terapeuta può chiedere, infatti, in certe occasioni, all’amico di entrare in seduta, con il consenso del paziente, perché rispetto ad un evento o una condizione può aiutare a chiarire meglio alcuni aspetti.
Coltivare, allora, relazioni amicali autentiche è importante per prevenire disagio e godere di una stampella forte in situazioni di malessere. L’amicizia amplifica, inoltre, le emozioni connesse ad un evento felice che acquista, grazie alla condivisione, un maggiore valore.
Dott.ssa Federica Visone
Psicologa-Psicoterapeuta
APS Newid