Vivere in coppia, si sa, non è mai troppo semplice. La vita a due è costellata di momenti ed eventi in continua evoluzione. E’ proprio come un essere vivente, che si trova ad affrontare fasi evolutive ciascuna con il proprio peso.
Già nel 1980 S., Campbell suggeriva che ogni coppia si trova davanti a cinque fasi da attraversare. Ciascuna di esse è costellata da eventi e compiti che i partner sono invitati a superare per poter continuare a stare insieme.
Anche altri autori, successivamente, hanno messo in evidenza l’importanza, per la sopravvivenza della coppia, di superare alcuni “step”. Questi portano i due amanti dall’idealizzazione dell’altro e della relazione, alla capacità di stare insieme in modo interdipendente, ovvero rispettando e preservando reciprocamente il proprio e l’altrui spazio vitale.
Ma cosa succede a tutte quelle coppie che non riescono a superare le diverse fasi, e si fermano per strada?
Sicuramente, la soluzione più semplice e immediata è dirsi che quella non è la persona adatta a noi e seppure tra qualche sofferenza, la scelta di lasciarsi appare quella meno impegnativa e più semplicemente risolutiva.
Accade così, più spesso del previsto, che ci si fermi lungo il percorso a due e si decida di cambiare strada.
Molte altre volte però, l’amore sembra più resistente delle difficoltà e così i partner scelgono di andare avanti nonostante i momenti difficili.
Lungo questo articolato cammino a due, avviene anche che la coppia non si senta in grado di andare avanti da sola e pensi di chiedere l’aiuto di un esperto che possa supportarla nel momento critico.
In realtà, la scelta di intraprendere una terapia di coppia è per lo più connessa a problemi di tipo relazionale che i due individuano e ai quali non riescono a dare esattamente un nome.
Se proviamo ad approfondire la questione, però, ci rendiamo conto di quante coppie si ritrovino in terapia spinte dai più disparati motivi, giunte lì a volte per caso, con il tramite di un figlio o il desiderio di risolvere questioni che poco hanno a che fare con le dimensioni della vita in due.
Ma quando è opportuno che la coppia vada in terapia?
Innanzi tutto è bene precisare che la terapia di coppia consiste nell’intervento di un professionista esperto, nel caso dell’associazione Newid ad indirizzo sistemico-relazionale, che può aiutare i partner in difficoltà a superare i momenti critici che incontrano nel loro cammino insieme. Superare le difficoltà della vita di coppia può significare differenti cose, che vanno dall’aiutare la coppia a trovare un nuovo equilibrio o a ristabilirne uno vecchio, fino a prendere, talvolta, la decisione di separarsi per un maggiore benessere individuale.
Solitamente, la terapia di coppia è suggerita quando:
- I partner hanno il desiderio di rendere la loro relazione più soddisfacente;
- Uno dei due membri della coppia manifesta particolari disagi o difficoltà nel rapporto;
- Situazioni stressanti rendono difficile la convivenza a causa di difficoltà vissute da uno dei partner;
- Esiste un conflitto duraturo e che sta logorando il rapporto;
- La situazione conflittuale coinvolge i figli o rischia di generare problematiche e difficoltà.
Al di là di queste specifiche motivazioni, è importante sottolineare che la terapia di coppia non ha il solo obiettivo di aiutare i coniugi/conviventi in difficoltà a superare i momenti critici che incontrano nel loro cammino insieme. Essa è uno strumento importante anche per coloro che intendono prevenire un momento critico, imparando a dialogare e ad affrontare i problemi, così come a coloro che intendono riconfermare la propria unione rispettando le esigenze dell’altro.
Un professionista esperto può essere dunque lo strumento adatto alla coppia per continuare a camminare insieme serenamente.
Dott.ssa Alessia Cuccurullo
Psicologa e psicoterapeuta
APS Newid