L’ansia da separazione nei genitori si esprime nella maggior parte dei genitori, in particolare tra le mamme, attraverso una grande difficoltà ad allontanarsi dal proprio bambino. Il loro legame è molto speciale e si delinea fin dal primo sguardo. Basti pensare al bonding tra mamma e neonato: si tratta di un legame profondo, fatto di sguardi intensi, carezze e mille attenzioni, che permettono di prendersi cura del proprio piccolo.
Un eccesso di iperprotettività, però, può portare il genitore a non riuscire a delegare a nessuno compiti semplici che riguardano il proprio piccolo. Separarsi dal neonato e fidarsi delle persone che prenderanno in cura il piccolo, invece, è molto importante. L’eccessiva sofferenza nel lasciare i figli può essere anche il monito di un disagio personale più importante. Il timore del vuoto, dell’assenza e la mancanza di un ruolo possono ripercuotersi sul benessere di genitore e figlio.
Nonostante nella maggior parte dei casi l’ansia da separazione non sia indice di un problema, essa, a cascata, tende a causare non poca ansia al genitore che si trova spesso incapace di gestire queste situazioni.
Alcuni consigli per gestire al meglio l’ansia da separazione dal proprio figlio.
-
Avere pazienza: il primo ed indispensabile elemento di cui ci si deve armare è proprio la pazienza. Consapevoli del fatto che l’ansia da separazione rappresenta un’importante tappa di sviluppo di nostro figlio, dobbiamo per quanto possibile aiutarlo a gestirla nel modo più sereno possibile.
-
No al panico: Anche se il bambino piange e richiede in tutti i modi la nostra attenzione occorre mantenere la calma e farsi vedere il più possibile sereni. Se un bambino spaventato vedrà lo spavento o l’ansia nel volto del genitore, non farà altro che spaventarsi ancora di più.
-
Coerenza: Per quanto il nostro cuore si riduca in mille pezzi ogni volta che varchiamo la soglia di casa e sentiamo nostro figlio piangere alle nostre spalle, non cadiamo nella tentazione di tornare indietro. A livello psicologico questo non farà altro che rinforzare il pianto del bambino.
-
Restare occupata: Il modo migliore per sopravvivere all’ansia è quella di tenersi occupata, magari pianificando in anticipo le attività da svolgere e riempire le giornate.
-
Godersi il tempo libero: i genitori possono godersi questi momenti per fare tutto ciò che non hanno mai tempo di fare quando bisogna occuparsi del piccolo. È questa, quindi, l’occasione giusta per godersi il tempo libero.
-
No ai sensi di colpa: Risulta fondamentale non far sentire in colpa il bambino se vuole separarsi dalla mamma, ma anzi quest’ultima deve dimostrarsi felice ed entusiasta per la scelta presa.
-
Sostituto: Quando ci si allontana bisogna fare in modo che i figli restino con persone che conoscono e di cui si fidano.
-
Parlare delle emozioni: Con i bambini un pochino più grandi è indispensabile parlare delle emozioni; spiegargli che quello che prova è normale e comprensibile ma che la mamma non lo abbandona, tornerà sempre da lui.
-
Fare un piano: Organizzate con vostro figlio il tempo che passerà senza di voi. Fate in modo che si impegni in attività gratificanti, possibilmente scelte da lui stesso.
-
Rinforzare il coraggio: Quando tornate a casa complimentatevi con vostro figlio per essere riuscito ad affrontare la situazione. Fate in modo che si senta fiero di sé stesso per essere riuscito a superare la difficile sfida della lontananza.
Perché è importante il distacco?
La fase del distacco è importante sia per i genitori che per il figlio. Quest’ultimo, infatti, ha sì bisogno delle cure amorevoli e uniche dei suoi genitori, ma anche di iniziare a diventare più indipendente e autonomo. Solo in questo modo inizierà a socializzare con gli altri bambini e troverà il suo posto. D’altro canto, invece, la mamma o il genitore deve ritrovare i propri spazi e lavorare sulla consapevolezza che il bambino non ha bisogno di protezione sempre e comunque.
I genitori hanno sicuramente il compito di proteggere e aiutare i bambini ad affrontare le loro paure e le difficoltà che incontreranno nel cammino della loro vita, ma soprattutto devono lasciarli liberi. Risulta fondamentale, infatti, lasciare andare il proprio figlio, facendo sì che impari a gestire le varie situazioni in cui si troverà.
Se stai vivendo questa difficoltà o semplicemente vorresti ricevere maggiori informazioni, puoi contattarci telefonicamente o per email. Troverai tutti i contatti sul sito.
Dott.ssa Sabina Colomba Liguori
Psicologa e Psicoterapeuta
APS Newid.