Psicologia e sport sono tra loro legati in qualche modo? Quanto spesso le performance di gruppi di sportivi sono influenzate dalle relazioni che i membri instaurano tra loro?
Queste le domande che hanno portato alla nascita di un nuovo modello di lavoro proposto dall’Associazione NEWID. Si tratta di un lavoro realizzato nella forma di workshop teorico-esperienziali, che intendono avviare una riflessione sulle connessioni tra psicologia e sport.
Gli psicologi dell’associazione, coinvolti in un lavoro con allievi di scuole di ballo, hanno avviato una riflessione teorica e metodologica che ha portato loro alla costruzione di un vero e proprio modello di intervento. L’intento è quello di migliorare le relazioni tra giovani sportivi, con l’obiettivo ultimo di migliorare la performance dell’intero gruppo.
Psicologia e sport si influenzano reciprocamente, questo è il punto di partenza del lavoro ideato, che ha visto una prima presentazione ufficiale durante un importante convegno internazionale. Nei giorni 11-14 settembre, infatti, molti psicologi e psicoterapeuti italiani ed europei si sono riuniti a Napoli in occasione della 10 Conferenza dell’Associazione Europea di Psicoterapia Familiare. L’evento, dal titolo “Visible and Invisible: Bordering Change in Systemic Family Therapy” ha avviato un confronto tra esperti sui cambiamenti della psicologia e psicoterapia sistemica nell’attualità.
Centrale quindi l’attività teorico-esperienziale proposta dall’Associazione Newid sul tema psicologia e sport, argomento di attualità che pone in primo piano la dimensione delle relazioni tra compagni di squadra. Il workshop proposto, dunque, ha presentato agli esperti sul tema una nuova metodologia di lavoro con gruppi di bambini, adolescenti e adulti.
I partecipanti sono stati coinvolti, attraverso attività e giochi di gruppo, in una riflessione su se stessi. Scopo principale è stato mostrare una modalità innovativa di ingresso della psicologia nel contesto sportivo, in particolare attraverso il coinvolgimento delle squadre.
Nel modello teorico-esperienziale sperimentato, lavorare sulle connessioni tra mente e corpo in molteplici contesti favorisce la promozione del benessere del singolo all’interno del contesto gruppale.
Il Congresso Europeo è stata dunque occasione di lancio di uno strumento che sarà diffuso in molteplici contesti sportivi. Grazie al nostro lavoro, le relazioni di gruppo e il benessere psicologico diventano elementi essenziali. Temi quali bullismo, emozioni, cambiamenti corporei sono affrontati ed esplorati in un modo nuovo attraverso il lavoro psicologico in gruppo.
Psicologia e sport non sono più tra loro estranei, ma contribuiscono a migliorare il benessere e le performance dei gruppi sportivi.
Alessia Cuccurullo
Psicologa e Psicoterapeuta
APS Newid